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domenica 4 marzo 2012

Questo e' un uomo?

"Cos'è che fa di un uomo un uomo, signor Lebowski?"

"Ah ... Non lo so, signore."

"Essere pronti a fare ciò che è più giusto, a qualunque costo: non è questo che fa di un uomo un uomo?"

"Sì, quello e un paio di testicoli."

(The Big Lebowski, Coen Bros)


"42"

(The Hitchhikers Guide to the Galaxy, Douglas Adams)




Ora che ho la vostra attenzione posso dirlo: questo e' uno di post pallosi e vagamente pesanti, pero' e' tanto che ci sto riflettendo.

Cosa fa di un uomo un uomo?

Prima di partire non ho avuto occasione di interpellare a dovere i miei amici. So che molti condividono la mia scelta ma quasi nessuno vorrebbe realmente farlo.




Escludendo una divertente litigata fomentata dal vino del Boccabuona in compagnia di Leo e la Fra, sinceramente non so cosa realmente pensino le persone con le quali condivido la mia vita italiana. Posso intuirlo dalle esistenze che conducono, dai loro interessi, dalla nostra amicizia, ma ho l'impressione che nessuno, o quasi, si sia voluto porre la domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto.
(a giudicare dal loro stile di vita sembra che questa domanda sia stata delegata, bypassata o semplicemente rimossa. Si conduce una vita seguendo un cammino gia' tracciato da altri prima di noi. Casa-lavoro-famiglia, il perfetto lifestyle borghese sembra la risposta di tutti. Siamo qua in definitiva per sfornare pargoli che ripetano le nostre scelte.

Mi fa impazzire l'idea che nessuno esuli da questo concetto, nessuno sembra essersi posto la domanda e se lo ha fatto, e' giunto alla conclusione che il placido benessere sia l'unico scopo.

Personalmente, nel momento in cui ho iniziato a ragionarci, ho scatenato un cortocircuito che mi ha portato a ventimila chilometri da casa, in mezzo a canguri e sconosciuti.


Per me il senso della vita sta nella conoscenza, della quale il viaggio e' la massima espressione. Bastano pochi secondi in un posto nuovo per riempire pagine e pagine di libri con informazioni di ogni tipo; ogni centimetro della pelle e' sovrastimolato, il cervello frulla a velocita' supersonica per adattarsi al nuovo contesto e gli occhi si riempiono di cose mai viste.

Vista da questa prospettiva, la routine quotidiana non e' altro che un lento suicidio. Come si possono mettere in fila migliaia di giornate sempre uguali? La cosa che mi ha piu' stupito de "Il deserto dei Tartari", forse la scintilla che ha dato inizio a questa follia, e' il momento in cui Giovanni Drogo invecchia di 40 anni dalla chiusura di un capitolo all'inizio del successivo, solo perche' quell'arco di tempo era stato un susseguirsi di giornate sempre uguali.
Lo ribadisce Dino Buzzati: c'e' un momento della vita in cui il tempo accelera, gli anni volano senza rendersene conto, generalmente coincidente con l'inizio della fase lavorativa della vita.
In questo senso il viaggio, inteso come scoperta quotidiana, ha lo stesso effetto di una macchina del tempo: gli anni corrono veloci perche' sono un susseguirsi di giornate sempre uguali, i ricordi si mescolano, non immagazziniamo piu nuove informazioni, viviamo in modo automatico, ma quando ogni giorno rappresenta una scoperta, ogni giorno siamo circondati da un sacco di novità, ogni giorno siamo in un posto diverso a fare qualcosa di diverso, ecco che il tempo improvvisamente rallenta, una settimana diventa un mese, cose fatte il giorno prima sembrano ad anni luce di distanza.




Il viaggio e' la migliore cura contro l'invecchiamento. Lo avevano capito bene Robert Zemeckis e Omero, Douglas Adams e Voltaire. Lo stesso Einstein per spiegare la teoria della relativita' fa l'esempio di un viaggio.


In definitva penso di aver individuato quella che per me e' la Risposta, il mio 42 e mi chiedo come possa essere diverso per tutti gli altri.


Stay foolish

Stay tuned





16 commenti:

  1. Non finiremo mai di esplorare
    E dopo tanto esplorare saremo di nuovo
    Al punto di partenza
    E conosceremo finalmente
    Il posto per la prima volta.
    T. S. Eliot

    Al

    PS don't be too foolish!!!

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  2. Alla dogana ti hanno fermato la modestia , vedo! Scherzi a parte, Giec, ti metto in guardia dall'ergere la tua realtà attuale a verità unica del mondo. Dai per scontato, in questo post, che tutti sentano la stessa insoddisfazione e frustrazione che ha spinto te ad intraprendere questo viaggio. Ma se semplicemente gli altri fossero felici della propria vita, e fossero in grado di crearsi una routine a propria immagine e somiglianza? La routine cos'è? È la banale ripetizione di gesti quotidiani, cioè ciò di cui ti circondi tu e che ripeti per volontà e necessità. Si lavora, ma anche si viaggia, si ama, ci si rilassa in modi variegati o ripetitivi, in base al proprio modo di essere. Sei tu l'artefice della tua routine, e in conclusione la tua routine SEI TU, e non puoi separatene. Puoi fingere, stando in vacanza, di essere una persona diversa, ma ci sarà sempre un momento in cui dovrai piantare le tende e fare i conti con ciò che tu sei. In Australia, in Congo, a New York come a nuova dehli. Quando finirà questa bellissima avventura, dovunque tu decida di fermarti, ci sarai di nuovo tu e la routine che tu ti darai. Se tu sei noioso, la tua routine sarà noiosa, per quanto lontano tu possa andare. Un viaggio ti cambia, è un grande piacere della vita, ma non è separabile dal ritorno a casa, dove la gente fa del suo meglio per pagare l'affitto, essere brava nel proprio lavoro, fare sentire amate le persone che gli stanno accanto, renderle felici. Tutto questo non è cacca borghese da deridere, è ciò che ti rende una persona.

    Consiglio Pessoa...
    Un abbraccio,

    Eli

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  3. Ciao! Ho scoperto il tuo blog leggendo Turisti per caso, ora seguo la tua avventura in Australia e spero che fra un po' sarà anche la mia avventura...il progetto in testa c'è, manca solo un po' di tempo per la realizzazione... Volevo riportare le parole di Christopher McCandless o Alex Supertramp:

    "C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo"
    E sempre di Chris: "Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso."
    Grazie per condividere la tua esperienza ;-)

    Buona Fortuna

    Jessica

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    1. Spero che questo blog sia utile.

      Grazie di leggerlo

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  4. Credo che la routine, l'abitudine, debba essere efficace altrimenti diventa distruttiva. E' come un sassolino in un ingranaggio: prima o poi porta alla rottura.

    E quello che chiamo "stile di vita borghese" non e' efficace nel mondo in cui viviamo. E' cambiato tutto, il modo di lavorare, il modo di spostarsi, per non parlare del modo di comunicare. Credere di poter auspicare ad una vita come quella dei nostri genitori e' anacronistico, si basa su presupposti che non ci sono piu'.

    Tuttavia le cose che sono cambiate per la maggior parte hanno portato un infinito miglioramento sfruttandole nel modo corretto.

    Siamo di fronte ad uno step evolutivo e dobbiamo viverlo. Seguire le orme di genitori e nonni, per quanto rassicurante, non tiene conto del contesto.

    Il fatto che nessuno ragioni su questo non riesco ad accettarlo.

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    1. chi ti dice che nessun altro, oltre a te, ragioni su questo e trovi una sua risposta che non coincide con la tua?

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  5. Io non ho la Risposta valida per chiunque, nemmeno ho mai preteso d'averla!

    Forse il concetto è mal posto, ma la mia domanda non è retorica. Mi chiedo veramente come sia possibile, questa è la mia visione delle cose e avrei piacere che le persone alle quali voglio bene provino ad aiutarmi a capire perchè fanno quello che fanno.

    Dal mio punto di vista il fatto che percorrano tutti una strada simile e che questa strada sia la più semplice, mi fa riflettere sul fatto che non sia una vera scelta.

    Eli mi ha mostrato la sua versione delle cose ed è assolutamente pertinente anche se al momento non la condivido.

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  6. Mi dispiace se ho ferito qualcuno. Non volevo offendere.

    Voglio sapere perchè, voglio essere smentito! Voglio che le persone alle quali voglio bene e delle quali ho una grandissima stima mi spieghino.

    Non c'è supebia o immodestia in quello che ho detto, c'è la mia visione delle cose. Non per questo considero il resto cacca borghese

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  7. diciamo allora che hai estremizzato il modo di porre la questione, ok.

    comunque il discorso è complesso e non credo che si possa esaurire in un semplice post, visto che comunque le esperienze singole sono, già da sole, impossibili da classificare in un unico schema.

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  8. Concordo con il primo Anonimo e con Ari! È un discorso banale e semplicistico perchè più o meno ci si pensa tutti ma la verità è che è giusto che ognuno faccia quello che lo renda felice, qualsiasi cosa sia e desiderare un'esistenza "borghese" non è anacronistico! Viaggiare non è la soluzione di tutti i mali perchè quello che ti fa scappare da un luogo, ti farà scappare anche dalla prossima destinazione e così via.. È vero che bisogna conoscere il mondo ma chi non ha un punto fisso nella propria esistenza è destinato a essere infelice..il mondo cambia ma l'essenza dell'uomo nel 90% resta quella

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  9. Giacomo, io ti ammiro un sacco per aver scelto di vivere così parte della tua vita. Mi daresti il tuo parere sul perchè molte persone vorrebbero farlo ma non hanno il coraggio e la forza di lasciare le sicurezze e tutto cio che è la tana della routin?

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  10. ciao giacomino sicuramente hai estremizzato il concetto rendendolo assoluto cosa non possibile a parer mio vista la tematica di fondo sempre attuale e molto complessa. Se ti ho un po imparato a conoscere capisco che volevi dire una cosa ma l'hai fatta uscire in un modo equivocabile...penso che il tutto debba essere relazionato ai momenti di vita delle persone e alla capacita di scegliere in modo volontario la propria routine...sai che non sono un viaggiatore ma sicuramente il viaggio è la cosa piu liberatoria e piu entusiasmante perche ti permette di misurarti con cose diverse dalla tua quotidianita e posso capire la pioggia di emozioni che stai provando. Ritengo che pero questo discorso come dicevano i post precendenti sia da spostare sul campo della scelta consapevole di organizzare la propria routine con piu cose possibili che ti creino appagamento e felicita. Per quanto mi riguarda felicita è poter essere liberi di vivere il piu possibile la giornata come vuoi tu, poter tornare a casa e vedere la persona che ami essendo contento di cio che hai costruito, poter vivere una serata o un'esperienza qualunque essa sia a mille, poter lottare e realizzarsi nel lavoro e sopratutto poter capire di aver lasciato qualcosa di te alle persone. Penso che tutti si facciano questa domanda e penso che ognuno cerchi di trovare il suo spicchio di felicita e che prima o poi tutti entriamo nella fase routine, ma la differenza è la coerenza con se stessi con i propri stati d'animo e con le proprie esigenze di vita.
    Spero di averti dato anche io un contributo...ti mando un grande abbraccio e aggiornami su come procede nella terra dei canguri.

    Giacomo

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  11. Bellissimo articolo Giacomo, condividiamo le tue parole ed in più condividiamo le emozioni e 'il giro di boa' che si effettua quando si inizia a viaggiare. Non per turismo o giusto per rilassarsi, ma come ragione di vita, di espansione della conoscenza, di provare cose nuove. Nei nostri piccoli viaggi anche noi cerchiamo di condividere le nostre esperienze con il nostro blog affinchè altre persone possano capire cosa si prova e magari coinvolgerle a provare nuove esperienze e gustare un altro tipo di felicità. Uno dei nostri sogni infine è di vivere un pò di tempo in Australia. Chissà ci si incontra lì! Se vuoi dare un'occhiata al nostro blog ecco qui il link:

    http://carried-by-the-wind.blogspot.com/

    Buona fortuna per tutto e che ti aspettino delle straordinarie esperienze.

    Stefan@lga

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    1. Molto carino il blog! :)

      Peccato solo che mi dia Problemi con l'ipad!!!! Ufff

      Avete una casella mail?

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  12. Aiuto...mi allontano un paio di giorni per lavorare e tovo migliaia di commenti!!!

    Prometto che rispondero' a tutti entro brevissimo!

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  13. "Per quanto mi riguarda felicita è poter essere liberi di vivere il piu possibile la giornata come vuoi tu, poter tornare a casa e vedere la persona che ami essendo contento di cio che hai costruito, poter vivere una serata o un'esperienza qualunque essa sia a mille, poter lottare e realizzarsi nel lavoro e sopratutto poter capire di aver lasciato qualcosa di te alle persone. Penso che tutti si facciano questa domanda e penso che ognuno cerchi di trovare il suo spicchio di felicita e che prima o poi tutti entriamo nella fase routine, ma la differenza è la coerenza con se stessi con i propri stati d'animo e con le proprie esigenze di vita."

    Commento di Giacomo (non il proprietario) del 7 marzo: me la posso tatuare, questa? :)

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