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martedì 19 giugno 2012

Indiana Jones e il principio dell'integrita' fisica



Viaggiare fa male. Nel senso che a viaggiare ci si male, sicuramente piu' che nel rassicurante contesto domestico.

Chi e' nato negli anni 80 ha tra i propri punti riferimento cinematografici Indiana Jones e Ritorno al futuro. Indy e Martin McFly sono due viaggiatori, chi nel tempo, chi nello spazio e le loro avventure ci hanno affasinati un po' tutti fin da quando eravamo piccoli, lasciando all'interno di quel prezioso cofanetto che racchiude i desideri infantili, l'idea che anche noi prima o poi ci saremmo avventurati in giro per il Mondo alla ricerca di vecchie reliquie e tombe secolari.



Pero', quelli che i nostri beniamici cinematografici non hanno mai mostrato e' l'accelerazione che subisce la decadenza fisica a viaggiare. Esplorare, scoprire, spostarsi in territori sconosciuti inevitabilmente distrugge le usanze quotidiane che ci siamo costruiti in anni di tentativi per rallentare il decadimento fisico. Parlo di attivita' fisica, una buona alimentazione e l'allenamento nel compiere pericolosi gesti quotidiani fino a farli diventare non pericolosi, come guidare l'auto o usare un coltello in cucina.
Distruggere le usanze quotidiane, non affinarle, doversi adattare sempre a situazioni nuove, orari nuovi, cibi nuovi e' deleterio per il corpo: pensate ad esempio alla prima volta che siete saliti sugli sci, avete guidato un'auto o avete maneggiato un grosso coltello da cucina; quanto eravate impacciati e quanto questa impacciataggine ha rischiato di farvi fare un doloroso errore?

Ora pensate di estendere questa sgradevole sensazione al quotidiano


, ripeterla giorno per giorno perche' ad ogni occasione si aggiunge un'esperienza nuova. Purtroppo solo Martin McFly e' in grado di usare un skateboard gravitazionale la prima volta che ci sale sopra o Indy lanciarsi da un aereo a bordo di un gommone.

Il viaggiatore a lungo termine soffre dell'incessante incombenza di una accelerata decadenza fisica. La mancanza della palestra e il cibo in scatola fanno venire fuori la panza, la tavola da surf usata in modo non idoneo ammacca la dentatura e un nuovo lavoro come aiutocuoco puo' causare l'asportazione di un pezzo di dito.

Tutti i viaggiatori che ho incontrato finora soffrono di questa condizione: un vecchio signore ricoperto di rughe se guardato negli occhi rivela meno anni di quelli che la pelle raggrinzita da anni sotto il sole suggerisce, un giovane viandante avra' una pancia piu' simile a quella di un cinghiale che di una tartaruga oppure una ragazza presentera' smagliature laddove prima c'erano toniche gambe.



E' l'inversione del principio della relativita': se due gemelli si separassero e uno dei due lasciasse la Terra su un'astronave che viaggia alla velocita' della luce, quando si reincontrerebbero quello rimasto sulla Terra sarebbe molto piu' vecchio. Quello che succede a prendere un aereo e non un'astronave, e' che al ritorno si e' molto piu' acciaccati e piu' rovinati. E' il negativo del viaggiatore, il lato Oscuro della Conoscenza, l'incontrovertibile dimostrazione che siamo fatti soprattutto di carne ed ossa, ancor prima che menti ed esseri digitali



Per molte delle persone che passano su questo blog, il mio viaggio attraversa la limitante sfera dell'universo virtuale, ma vi posso assicurare che ogni mazzata che piglio sul mio cammino fa male, un male cane.

Stay tuned

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